Per quanti non sono potuti essere con noi lo scorso 23 febbraio, ecco un estratto della presentazione del fotografo Giorgio Cosulich de Pecine che, in anteprima per i soci di Grigio18%, ci ha parlato del suo nuovo progetto (che sarà pubblicato da Postcart Edizioni nei prossimi mesi) Driving in Addis.
Potete trovate tutte le informazioni sul progetto “Driving in Addis” sul sito dedicato.
Siamo stati molto felici di iniziare il nostro ciclo di incontri #extraGrigio di questo 2016 con un ospite d’eccezione: il giornalista e fotografo Alfredo Macchi.
Alfredo ci ha presentato il suo progetto War Landscapes da cui è nato il libro, edito da Tempesta, con cui racconta la guerra con occhi completamente diversi rispetto a quelli con cui ci racconta le fasi concitate dei combattimenti durante la realizzazione dei suoi servizi giornalistici per la televisione. Durante la serata non sono mancati anche tanti momenti in cui ci ha raccontato cosa vuol dire essere un inviato di guerra e quanto sacrificio “nascosto” c’è dietro ogni servizio televisivo ed ogni fotografia scattata.
Per quanti non sono riusciti ad essere presenti durante la serata dello scorso 14 gennaio, abbiamo raccolto in un piccolo video, che potete vedere qui sotto, alcuni momenti della presentazione, intervallati da alcune delle fotografie che Alfredo ci ha mostrato.
Per quanti volessero approfondire il progetto di Alfredo, vi rimandiamo al suo sito, dove c’è anche la possibilità di acquistare il libro.
Continuano, nell’ambito degli appuntamenti #extraGrigio, gli incontri in cui Grigio18% ospita fotografi professionisti che presentano il loro lavoro, il loro modo di vivere la fotografia e raccontano il loro mestiere a tutti i nostri soci e non solo: l’incontro è gratuito ed aperto a chiunque volesse partecipare. Vi ricordiamo che nella prima serata abbiamo ospitato Alfredo Macchi che ci ha presentato War Landscapes.
Il 23 febbraio ritroveremo con grande piacere un vecchio amico della nostra Associazione: Giorgio Cosulich de Pecine.
Giorgio sta ultimando infatti il suo ultimo libro fotografico “Driving in Addis” e lo presenterà a tutti noi ancor prima dell’uscita del libro stesso: sarà quindi un’occasione veramente ghiotta per scoprire insieme i dettagli di questo suo nuovo progetto nel momento in cui non sarà ancora andato in stampa.
Addìs Abeba è una fucina di culture, in cui convivono 80 nazionalità diverse, tra cristiani, musulmani ed ebrei. Non è solo la capitale dell’Unione Africana ormai da cinquant’anni ma anche un luogo importante per la diplomazia internazionale. E’ sempre stata una città-villaggio, fatta di molte capanne e pochi palazzi, in cui regnava la cultura della famiglia allargata.
Il progetto di Giorgio prende spunto dai grandi cambiamenti che stanno trasformando radicalmente la città di Addis Abeba negli ultimi anni: la tradizionale famiglia allargata sta lasciando il posto alla famiglia nucleare, le vecchie baracche vengono demolite ed al loro posto sorgono unità abitative sul modello delle città occidentali, l’intero tessuto sociale della città è completamente stravolto dai cambiamenti e Giorgio Cosulich ha voluto raccogliere nel suo libro il racconto di questa evoluzione attraverso la sua macchina fotografica.
Racconto come la trasformazione strutturale della città stia già contagiando e condizionando la sua stessa identità, trasformando la vita delle persone e la routine della strada. Uso un taxi come mezzo di locomozione, dal quale salgo e scendo, ma anche come luogo di osservazione privileggiato, cogliendo sprazzi di realtà che scorre dentro i finestrini. Il tassista è il mio Cicerone, che mi conduce dentro i luoghi in trasformazione della città, attraverso i suoi racconti e i suoi ricordi.
Il libro uscirà tra alcune settimane (Edizioni Postcart). Sarà quindi questa serata l’occasione per conoscere in anteprima il lavoro già portato a termine da Giorgio Cosulich che ci mostrerà le fotografie scattate e ci racconterà questa sua nuova esperienza in Africa, dopo il successo del precedente libro fotografico Africa Express (Edizioni Postcart, 2013). Prima della nostra serata, Giorgio ha già avuto modo di mostrare un’anteprima del suo nuovo lavoro al Presidente del Consiglio Matteo Renzi in occasione della visita all’ambasciata italiana in Etiopia ed in occasione del Festival della Fotografia di Castelnuovo.
APPUNTAMENTO MARTEDI’ 23 FEBBRAIO ORE 19.30
(inizio presentazione ore 20.00)
presso il Teatro dello “Spazio IF” di Via Nomentana 1018
(3 minuti dall’uscita “Nomentana” del GRA)
Siamo lieti di iniziare il nuovo anno con un “#extraGrigio” veramente speciale: una serata dedicata ad un ospite d’eccezione, il giornalista e fotografo Alfredo Macchi.
Tutti abbiamo visto almeno qualcuno dei suoi servizi realizzati per la Rai e Mediaset e sicuramente abbiamo letto i suoi articoli sul Corriere della Sera o su L’Espresso, ma la sera del 14 gennaio conosceremo Alfredo Macchi in veste di fotografo. Ci presenterà il suo ultimo libro fotografico “War Landscapes – Paesaggi di Guerra“: 100 immagini in bianco e nero realizzate nell’arco di 15 anni, durante i suoi tanti viaggi in zone di guerra. Non si tratta di immagini “della guerra”, ma i drammatici “paesaggi” che la guerra si lascia dietro, dopo la sua onda distruttiva e la sua scia di morte.
“Ho scattato tantissime foto di disperazione, urla e dolore” spiega l’autore, “ma per questo libro ho scelto immagini di paesaggi, luoghi segnati dalla distruzione e dagli effetti della guerra. Un modo, spero, per riflettere lontano dal rumore e dalle emozioni su tutti i conflitti dell‟epoca contemporanea”
Il suo racconto ripercorre i luoghi visitati durante la realizzazione dei suoi servizi: dalle rovine di Kabul nel 2001 alle case sventrate del Libano del Sud nel 2006, dalle città fantasma della Libia in rivolta nel 2011 ai campi profughi del Sud Sudan e dell’Iraq di questi giorni. Le sue immagini non voglio parlare tanto della guerra, quanto della sua inutilità e di come sia assurdo pensare che la guerra possa portare a qualcosa di positivo.
“Qualcuno sostiene che i grandi imperi siano diventati tali con la guerra. Non è vero. La guerra non costruisce, ma distrugge. Distrugge le vite degli uomini, le loro abitazioni, i loro monumenti, le loro città. E la natura, il paesaggio, la bellezza. Le grandi civiltà che si sono sviluppate grazie alla cultura, alla convivenza pacifica, alla lungimiranza di chi le governava. La guerra è sempre stata un passo indietro nella storia. Le rovine che si ergono sui campi di battaglia ne sono una prova”
Un grande progetto quello di Macchi: raccontare un lato diverso della guerra rispetto a quelli che emergono durante il periodo più caldo degli scontri, quegli aspetti che si trova a raccontare in diretta a tutti noi con il suo lavoro di giornalista televisivo.
Un progetto racchiuso in un libro fotografico (Tempesta Editore) che, nonostante sia uscito solamente a maggio scorso, ha già ricevuto moltissimi riconoscimenti internazionali:
Medaglia d’argento categoria al PX3 2015, Prix de la Photographie de Paris
Primo premio categoria all’IPA 2015, International Photography Awards
Finalista al New York Photo Festival 2015
Primo classificato categoria Libri Fotografici al MIFA 2015, Moscow International Foto Awards
Un’occasione da non perdere per poter scoprire il progetto di Alfredo Macchi ed avere la possibilità di porre domande e confrontarsi con il fotografo.
APPUNTAMENTO GIOVEDI’ 14 GENNAIO ORE 20.00
presso il Teatro dello “Spazio IF” di Via Nomentana 1018
(3 minuti dall’uscita “Nomentana” del GRA)