Appuntamento con l’ultimo degli #aperiFoto della nostra Associazione prima della pausa estiva. Avremo un graditissimo ospite, l’astrofisico Gianluca Masi che ci proporrà il suo progetto “Carpe Sidera: un viaggio fotografico tra Cielo e Terra, nel nome della bellezza“. Di seguito la presentazione del lavoro di Masi:

“Carpe Sidera: un viaggio fotografico tra Cielo e Terra, nel nome della bellezza”
Da sempre, Gianluca Masi si dedica alla fotografia, sia per il suo valore documentale nel campo astronomico che come attività artistica. Negli ultimi anni il suo lavoro fotografico si è concentrato sul rapporto tra il cielo stellato e la civiltà dell’uomo. Numerose sue immagini sul legame tra il firmamento e le meraviglie archeologiche e architettoniche della Città Eterna sono state pubblicate sulle più prestigiose testate e agenzie italiane ed estere. “Carpe Sidera” esprime proprio il desiderio di Masi di recuperare il dialogo tra il cielo e gli spazi urbani, punto di partenza per la salvaguardia di quel tesoro di meraviglie nascoste nel firmamento.
Il cielo stellato è ormai scomparso dalle città, cancellato dall’inquinamento luminoso. Catturarne qualche frammento superstite e condividerlo, magari in simbiosi con il patrimonio archeologico ed artistico, rappresenta per l’astrofisico Gianluca Masi un passo essenziale per la sua salvaguardia e il suo recupero.
Questa è l’idea che ispira il suo progetto “Carpe Sidera”: la bellezza del cielo si accende su quella dei monumenti e simboli della nostra cultura, riscoprendo l’antico rapporto tra l’uomo è le stelle. Nel corso di questo incontro Gianluca Masi condividerà alcune delle fotografie più significate da lui ottenute da Roma, talvolta davvero uniche, tessere di un racconto sospeso tra cielo e terra. Aneddoti, circostanze e riflessioni con cui in relatore cercherà di svelare un soggetto così affascinante, eppure poco “visibile” nel contesto urbano. Eventi celesti che propongono preziose occasioni di legare la terra al cielo, dimostrando che questi due elementi non sono poi così lontani.
Gianluca Masi
Gianluca Masi, astrofisico e Dottore di Ricerca in Astronomia, è stato catturato dalla passione per il cielo sin dall’infanzia. Riceve il suo primo telescopio a 11 anni. Ha compito innumerevoli osservazioni, spesso documentando per primo fenomeni celesti inusuali. Negli anni ’80 ha avviato un’intensa attività fotografica, che lo ha portato a pubblicare i suoi lavori sulle più importanti riviste di astronomia nazionali ed estere e alcune enciclopedie. Lo sviluppo di particolari tecniche di camera oscura lo ha condotto giovanissimo a risultati fotografici notevoli in relazione alla strumentazione al tempo utilizzata. Il 1997, anno del passaggio dell’indimenticabile cometa Hale-Bopp e periodo di esordio in Italia per Internet, ottiene centinaia di immagini digitali del celebre astro, tutte pubblicate dalla Nasa sul proprio sito web per il loro elevato valore documentale. Lo stesso Ente lo identifica come caso d’esempio per un progetto rivolto ai giovani per appassionarli alle scienze spaziali.
Allo stesso anno risale la sua prima importante scoperta scientifica: individua una stella variabile (ossia dallo splendore mutevole nel tempo) in una delle zone del cielo più sorvegliate in assoluto e che ciò nonostante era sempre sfuggita. Essa determina un fortissimo progresso dell’attività scientifica, che da quell’anno ha conosciuto moltissimi successi internazionali. Tra gli altri, vale la pena ricordare il primo asteroide scoperto dal basso Lazio, oggi denominato “Ceccano” (febbraio 1998) e molte decine di altri. Numerose nuove stelle variabili sono state ancora individuate, studiate e classificate da Gianluca Masi. In tempi più recenti si sono aggiunte scoperte storiche per l’Italia: nel 2002 registra (per la prima volta dalla Penisola con un telescopio non professionale) la controparte ottica di un lampo gamma, mentre nel 2006 è co-scopritore dei primi due pianeti extrasolari scoperti dal nostro Paese. Nel 2015, Gianluca Masi ha fatto parte del team di scienziati che ha scoperto ASASSN-15lh, la supernova più luminosa mai scoperta nella storia, presentata sulla prestigiosa rivista “Science”. Nella sua attività professionale si è occupato particolarmente della questione della scala delle distanze cosmologiche e della costante di Hubble, per poi dedicarsi agli asteroidi a potenziale rischio di impatto con la Terra: ha partecipando a diverse campagne osservative presso l’Osservatorio di Campo Imperatore e quello di La Silla dell’Osservatorio australe Europeo, sulle Ande cilene. Attualmente i suoi interessi scientifici vertono principalmente sugli asteroidi, sulle stelle variabili cataclismiche e sui pianeti extrasolari. Professionalmente, ha pubblicato oltre 900 contributi scientifici. Da sempre Gianluca Masi dedica moltissime energie alla divulgazione e alla comunicazione scientifica. Dal 2006 lavora come curatore scientifico presso il Planetario di Roma Capitale, mentre dal 2010 è coordinatore per l’Italia dell’organizzazione internazionale “Astronomi Senza Frontiere”; sempre dal 2010 collabora con la trasmissione “Geo” in onda su Rai Tre. Dal 2015 è Direttore Scientifico dell’Osservatorio Comunale di Acquaviva delle Fonti (BA). Dal 2016 è Coordinatore per l’Italia di Asteroid Day. E’ referente scientifico delle principali agenzie di stampa, italiane e internazionali. Il suo lavoro astronomico viene regolarmente presentato dai media più importanti del pianeta, tra cui CNN, Newsweek, FoxNews e Ansa. Per le sue attività scientifiche ha vinto diversi premi, nazionali ed internazionali, tra cui – nel 2005 – il prestigioso “Shoemaker NEO Grant” della Planetary Society (fondata, tra gli altri, da Carl Sagan) a supporto dei suoi studi sugli asteroidi potenzialmente pericolosi e – nel 2006 – il “Premio Tacchini” della Società Astronomica Italiana, per una delle cinque tesi di Dottorato più significative nel nostro Paese. L’asteroide (21795) è stato denominato “Masi” dall’International Astronomical Union in riconoscimento dei suoi meriti scientifici.
Nel 2006 ha avviato il progetto Virtual Telescope, che consiste in una serie di telescopi robotici interamente manovrabili via internet, da qualunque computer al mondo, purché connesso alla rete. Oggi questo progetto è leader assoluto al mondo nella condivisione live dei più importanti fenomeni astronomici, con un riscontro eccezionale da parte del pubblico e dei media internazionali. Nel 2014 il Virtual Telescope entra tra le eccellenze scientifiche italiane dell’Ansa. Ogni anno, il Virtual Telescope offre la visione in diretta del cosmo a circa un milione e mezzo di persone da tutto il mondo.
APPUNTAMENTO
MARTEDI’ 4 GIUGNO ORE 19.30
presso “La Muffineria” di Via Ostiense 383
(Metro B – San Paolo)
INFO:
L’incontro si terrà presso La Muffineria, Via Ostiense 383 – Roma (zona Ostiense, fermata della metro B San Paolo). In questo locale vengono preparate e servite bevande e pietanze quindi potremmo “spizzicare” qualche cosa durante lo svolgimento della serata. L’ingresso per assistere al nostro incontro è totalmente gratuito per voi ed i vostri accompagnatori (ad esclusione ovviamente di ciò che ognuno di voi vorrà consumare) e l’orario di inizio è alle 19,30 (per la durata di un paio d’ore circa).
Vi aspettiamo numerosi!