Vi aspettiamo per un nuovo appuntamento associativo martedì 12 febbraio con l‘#aperiFoto mensile dal titolo “2000 leghe sopra i mari”a cura di Stefano Latini.
Come sempre l’appuntamento è presso La Muffineria di via Ostiense 383, alle ore 19,30.

La serata in dettaglio:
L’argomento della serata sarà all’insegna della scoperta del falco della regina, un uccello migratore che nidifica nelle coste del Mediterraneo dove se ne contano molti esemplari.
Nel corso della serata Stefano ci mostrerà alcune sue fotografie fatte al falco in un viaggio in Sardegna raccontandoci le condizioni di vita che questo animale deve affrontare.
Il particolare comportamento del falco della regina con il maestrale che produce un effetto particolare sul suo comportamento e che per questo lo definisce come il re del vento.
Ci soffermeremo su alcune sue caratteristiche: ad esempio la sua particolarità di esperto migratore in grado di percorre circa
8000 km andata e ritorno tra Madagascar e Sardegna e di abile predatore che uccide molti altri uccelli migratori; si stimano circa 1,6 milioni di passeriformi uccisi dal falco a stagione (parliamo di tutti falchi della regina non solo in Sardegna).

Questo #aperiFoto, come sempre è aperto a tutti e gratuito.
E’ l’occasione ideale per ritrovarci insieme e per parlare di fotografia . Vi aspettiamo quindi numerosi nella sala a noi riservata de “La Muffineria”!
APPUNTAMENTO
MARTEDI’ 12 FEBBRAIO ORE 19.30
presso “La Muffineria” di Via Ostiense 383
(Metro B – San Paolo)
INFO:
L’incontro si terrà presso La Muffineria, Via Ostiense 383 (zona Ostiense, fermata della metro B San Paolo). In questo locale vengono preparate e servite bevande e pietanze quindi potremmo “spizzicare” qualche cosa durante lo svolgimento della serata. L’ingresso per assistere al nostro incontro è totalmente gratuito per voi ed i vostri accompagnatori (ad esclusione ovviamente di ciò che ognuno di voi vorrà consumare) e l’orario di inizio è alle 19,30 (per la durata di un paio d’ore circa).
Vi aspettiamo numerosi!
le fotografie sono di Stefano Latini